LA PARTITA, IL RISULTATO E….L’ARBITRO….
Formazione: OSVALDO, BEGHETTI, CANESE, FONTANA, RINALDI (GHEZZI), CITTERIO, TAURINO F., , RAVASIO (FALCONIERI), FERRARIO, FERRARI (LABATE), TAURINO G. n.e. Nardulli, g.l. Corno D.A. Taurino D.
Gli argomenti sono davvero 3. La partita: una sola squadra in campo lasciando all’Ares soltanto un tiro effettuato nel primo tempo (fuori dallo specchio) ed il gol su punizione con colpo di testa finale, toccato ma non fermato dal nostro portiere). Il nostro gioco addirittura migliora nel secondo tempo con Giorgio che con ottima stoccata realizza il nostro unico gol. Le occasioni al solito, sono di gran lunga superiori per numero, spettacolare ed efficace il egioco palla a terra ed a girare, e i singoli esprimono tutti una prestazione sopra la media. Lo schieramento è 4 in difesa (Teo, Mone; Max, TauroF.) 2 in mediana (Rinaldi e Paolo) 3 in linea avanzata (Tato, Nico,Walter) il solo Giorgio punta. L’azione più bella del 1° tempo nasce da un fraseggio di prima fra i nostri centrocampisti con Walter che innesca Paolo che da una palla in verticale liberando in mezzo all’area Giorgio che si invola verso il portiere avversario che addirittura si “corica” ma purtroppo Giorgio gli scarica la palla addosso. E’ impressionante la spinta di Tato e del solito Nico sulle fasce da cui nasce una pressione continua sulla difesa avversaria. Bene il triangolo “centrale” Paolo, Rinaldi , Walter per fraseggio rottura e rilancio del gioco. Persino i due centrali (Mone e Max.) regalano una bella distribuzione di palla. Teo e FabriTauro al loro miglior livello di sempre: insomma una squadra di titani. Nel 2° tempo manchiamo un gol quando Giorgio si beve in soli 15 metri due avversari ubriacandoli e forse lui stesso sorpreso sparacchia male di destro dentro l’area senza fortuna.
Poi arriva il nostro gol e cominciano i cambi: Tato a causa di una botta esce per Falco, Rinaldi grande ed esausto esce per Tizzi, e Walter per il solito fastidio muscolare lascia il posto a Domenico. E continuiamo a dominare ed a sfiorare il raddoppio.
Il risultato: ma non finisce così: a 3 ‘ dalla fine siamo a partita chiusa e meritatamente vinta anche l’Ares è ormai ferma..ma … Paolo urla ad alta voce al loro guardialinee “sei proprio disonesto”, ed è vero in quanto è palesemente falsa un’assegnazione di rimessa a nostro sfavore ma l’arbitro è vicino sente e lo ammonisce e …DA’ UNA PUNIZIONE a favore dell’Ares…… che “ovviamente” PAREGGIA. Creiamo ancora due occasioni ma …non va…..
Abbiamo tutti il magone in corpo: sembra di aver visto due partite: la prima durata 77 minuti dove pur con i nostri limiti a raddoppiare il risultato non è mai stato in discussione. (L’arbitro). Con una seconda durata 3 minuti: L’urlo di Paolo il “fischio” dell’arbitro, la sua “interpretazione”, il loro gol e due occasioni nostre: ma è pareggio. Posso solo ribadire quello che dico a tutti all’inizio partita:” da questo momento state zitti in campo, ZITTI.” E lo dico perché so che è difficile non “reagire verbalmente” nel bel mezzo dell’agonismo della partita. Quindi so quanto è “innaturale tacere”…ma oggi l’abbiamo pagata cara.
Ribadisco, con tanta amarezza nel cuore ma altrettanta convinzione quello che ho detto a fine partita: “ci resti in mente la bellissima prestazione dei singoli e di squadra ( non so proprio a chi dare la palma del migliore in campo: la do a tutti compreso Vito e Corno e la loro disponibilità in panchina), e “incassiamo” il risultato degli 80 minuti.
La squadra si è espressa a livelli davvero elevati, restano i nostri limiti realizzativi, la nostra classifica adesso “piange”. Ed oggi un’ennesima lezione amara ma inevitabile: Paolo, che non ha neppure “insultato” con parolacce, ci ha esemplificato che nel calcio l’arbitro resta uno dei protagonisti, nel bene e nel male, che ci piaccia o meno. E pur convinto che quella parola di troppo non offusca la prestazione di Paolo non scordiamoci che un suo silenzio ci avrebbe portato i 3 punti. Adesso è vietato sconfortarsi, bisogna andare avanti partita per partita. Siamo un gruppo in crescita tecnica e tattica che deve ancora migliorare sull’efficacia realizzativa ed anche sul piano del “carattere” (concentrazione e voglia di risultato). Dobbiamo reagire: pur non condividendo l’interpretazione arbitrale che trovo eccessiva soprattutto per le conseguenze ingiuste sui meriti reali visti in campo, non ho nessuna intenzione di prendermela con l’arbitro dandoci scusanti che comunque non ci portano a nulla di fatto. Forza Brianza! Alla prossima con calma e determinazione: le disavventure devono farci più forti.
Monza 2 febbario 2008
Alessandro Beretta
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