giovedì 18 novembre 2010

CA VIRTUDE - BRIANZA 82 3 - 0

PRESTAZIONE E SCONFITTA INDISCUTIBILE E DA DIMENTICARE.
BENELLI, BEGHETTI(FALCONIERI), RINALDI S.,CITTERIO (SCHIPILLITI), RINALDI R.(RUSSO), FERRARI, COGLIATI (MECCA), FERRARIO, D’ELIA, BIGONI, MOCI.
Risultato pesante e prestazione negativa. Giochiamo solo per 20’ creando e sbagliando 3 nitide occasioni. Subiamo GOL su punizione, ribattuta dalla barriera, con un avversario che dal limite dell’area tira senza alcun accenno di opposizione da parte nostra. Calcisticamente “infantile”. E al peggio non c’è mai fine perché il Brianza non solo non reagisce ma da addirittura la sensazione di “vivere” la partita come se… fosse in vantaggio. Al 30’, deconcentrati ed in bambola mentale subiamo malamente il 2° GOL. La discussione nell’intervallo ha toni alti ma purtroppo non scuote. Non troviamo lucidità, grinta, pressing per ribaltare gioco e risultato. Ed il 3° GOL è persino poco per il divario visto in campo (dal 65’sono pure in 10). Dal 20’ ognuno ha giocato da sé e per sé, anche giocatori esperti incappano in inusuali errori elementari, la manovra è assente ed inefficace, ed intanto si parla troppo ed a vanvera; i cambi (eccetto Falko) oggi non “funzionano” e sono pochi i giocatori che esprimono il loro valore agonistico e tecnico. E non è frutto di una giornataccia bensì del perseverare di un approccio “sballato” e “accademico”. Non guardiamo solo le facili occasioni sprecate ma anche il giocare senza alzare la testa, il tirare con evidenti limiti tecnici, l’indisponente mancanza di pressione sugli avversari, con la nostra difesa sempre in sofferenza, col centrocampo che non “tiene” palla e gioco, e le punte che non fanno male. E per la Ca Virtude è assai agevole gestire e vincere la partita. E questo delude ben più del risultato. La discussione avuta fra noi, deve evitare i toni “vecchia maniera” ma deve essere accettata e ci sarà utile se stiamo ad ascoltarci invece che “offendersi”. Dobbiamo dircela TUTTA. E’ stata per tutti una prestazione insufficiente e “penosa”. La FORMAZIONE oggi risente di assenze importanti come Nico e Mone (e di Dome e Zorlo, e Stefy e Ricki): Andrea, Teo, Simo, Max e Roby, poi Paolo a sinistra Walter e Dany con Fabio a destra, davanti Donald e Elvis. Falko sostituisce Teo, in fascia e poi in centro, Russo per Roby, Schipilliti esordisce al posto di Max e Donato sostituisce Fabio. Ma per 20’ si gioca meglio degli avversari. E quindi non spiega la sconfitta mentre l’impressione è che le cause e gli errori stiano più nella nostra testa che nelle gambe. Si passa dal SENTIRSI “FORTI” (fase iniziale) al “RILASSARSI” mentalmente ed “uscire” di fatto dalla partita dopo il gol incassato. Esaurita la “buriana” iniziale” ci si deconcentra e ci si sgonfia come se il nostro compito fosse “esaurito” così. Quasi ad esprimere un“estetica da fighetti” forse anche belli ma certamente INNOCUI. Si ha la sensazione di una squadra “superba” che si “immagina” alla pari dei migliori, e qualcosa del genere era “apparso” anche contro l’Incirano. Tatticamente invece ognuno gioca per sé e da sé, alla ricerca della giocata individuale risolutiva e da “moviola” ma il peggio è che poi si va avanti così senza ritrovare il bandolo del gioco, del pressing e dell’agonismo. La squadra non “sente” di reagire attraverso la accentuazione fredda e metodica dell’azione manovrata e corale, del tenere spasmodicamente palla e gioco a terra, del dover accentuare i movimenti con e senza palla. Viene meno la lucidità individuale e collettiva, salta la costante ricerca degli automatismi della manovra corale. E così succede che alle nostre punte non arrivino palle “pulite” dentro l’area portate attraverso il possesso palla e la coralità. Si insite invece con lanci velleitari,tecnicamente banali ed anche senza alcun senso tattico. Assolutamente improvvisati, disastrosi e mai pericolosi i nostri calci da fermo; sempre pericolosi ed a alta tensione invece, quelli degli avversari. E su tutto un “CHIACCHERARE” continuo, petulante, cazzoso ed incazzante (per noi ovviamente); Sembra l’esatto contrario del minimo concetto denominatore del calcio giocato. Ed è estenuante che spesso all’”indicazione” del che fare corrisponda l’esatto “contrario”: se gridi “ passaggio facile” parte il lancio; “molla la palla” ed invece si va in dribbling… e via così. E SAPPIAMO TUTTI COSA SUCCEDE: così si perde anche con l’ultima in classifica in casa. Ma il Brianza 82 per me non è questa roba qui: rispetto allo scorso anno siamo più forti sul piano tecnico e più completi nei reparti e nei cambi e siamo quindi in grado di competere tutto l’anno su tutti i campi con tutti gli avversari. Io so che nel gruppo ci sono intelligenze, rispetto e stima e quindi che ci sono le condizioni per fare riflessioni e “discussioni” utili per aiutarci a capire e crescere (chi si è sfogato si è anche “scusato”). Oggi l’amaro ci ha toccato anche sul piano individuale e non ci siamo dati “scuse giustificative”. Da qui ripartiamo sapendo che le nostre potenzialità escono se tutti umilmente facciamo la nostra parte. Riscrivo la frase finale (inascoltata) del commento scorso…..umili, decisi e compatti!!! Con calma e determinazione, con grinta e divertimento, si riparte SUBITO!! Villasanta 13/ Novembre /10

venerdì 12 novembre 2010

BRIANZA 82 - FV INVICRANO 0 - 1

SCONFITTA DI MISURA: bella prestazione che finisce con amarezza e limiti.
BENELLI, BEGHETTI, RINALDI S.,FONTANA,RUSSO(RINALDI R), D’ELIA(LISCO), CITTERIO (BIGONI),CANESE, FERRARIO(FALCONIERI),FERRARI, MOCI(COLOMBO).
La sconfitta è di quelle che lascia rabbia ed amarezza, la prestazione è anche superiore ai primi del Torneo ma..punti sono zero. Andrea con Teo, Simo e Mone e Russo in difesa, Paolo, Max, Walter e Nico con Elvis e Donald in avanti. Per 10‘ manovra FV ma senza neppure un’occasione perché la nostra difesa ed il centrocampo tengono botta con lucidità. Poi tocca al Brianza macinare gioco ed occasioni: Max liberato davanti al portiere in area spara di poco sopra la traversa, Paolo libero a due passi dalla linea di porta tocca debolmente con la testa, Walter dal limite dell’area piazza a colpo sicuro il piatto ma la palla sfila di un nulla fuori. Loro toccano il palo solo su punizione. Restano pero ordinati in campo e non perdono mai la testa. Nella ripresa la girandolo dei cambi (Stefano per Donald al 10’, Dany per Max al 15’, Falko per Paolo al 20’ e Ricki per Moci al 32’) ma non riusciamo a renderci altrettanto pericolosi pur continuando a spingere. Loro reagiscono un poco di più e si mangiano una ghiotta occasione ma Andrea, uscito male, fa un miracolo sulla linea di porta. E poi la punizione: tiro a giro nel sette opposto e GOL avversario al 15’ circa. Noi ci facciamo pescare in fuorigioco su una bel lancio in area di Donald ed arriviamo al tiro con poca lucidità e stentiamo a stare calmi alla ricerca dello strameritato ma mai arrivato nostro gol. La partita è bella, non velocissima ma intensa da parte nostra. Ci sono gambe corsa e manovra eppure nulla di fatto. Non si esce affatto umiliati ma amareggiati si ed a ripensarci arriva anche la rabbia per il non aver saputo raccogliere i frutti pur senza ignorare che avevamo di fronte avversari ben organizzati e forti, con i quali abbiamo giocato alla pari e forse anche meglio ma con più frenesia e senza la necessaria freddezza mentale e soprattutto con spietatezza da risultato. E ci fanno troppo male le punizioni, oggi, ed i corner, sabato scorso, su cui subiamo DUE GOL pesanti per la classifica. Al contrario non siamo mai pericolosi sui nostri calci da fermo: si discute troppo per tirare una punizione, chi tira cerca solo il gol, ed è troppo facile per gli avversari che ci “sentono” non pericolosi. In campo sembra che ognuno giochi con un solo scopo: adesso parto e vado a fare gol. Mentre è lapalissiano che appena giochiamo palla a terra, con giro palla con scambi continui e rapidi arriviamo sempre alla clamorosa e chiara occasione da gol. Da fuori è un continuo gridare “facile”, “muovi la palla”, e si viene anche ascoltati ma è evidente la propensione di troppi a portare e tenere palla ed a partire con il dribbling; si privilegia ancora troppo il “lancio al buio” invece di manovrare e gestire palla; si fatica ad alzare la testa per cercare il compagno più libero servendolo nello spazio; è carente il correre senza palla, l’accorciare lo spazio del passaggio, andare a ricevere palla nelle zone libere del campo e non in quelle intasate dove si è marcati stretti. Insomma dobbiamo sapere leggere questa partita con il giusto equilibrio: i numeri e le potenzialità individuali e di squadra sono confermati, siamo stati all’altezza dell’Incirano con begli sprazzi di gioco, con occasioni costruite con un uomo solo e libero in area, siamo stati calmi e concentrati sui loro attacchi e sul loro bel possesso palla, insomma un Brianza da quartieri alti della classifica. Ma anche un Brianza debole sui calci piazzati, ancora troppo insicuro nel gestire palla e partita, non sufficientemente spietato nel voler sempre fare risultato (alle volte ci si guarda un po’ troppo l’ombelico del “bel gioco”), con ancora carenze impostative generali (ci sono stati indubbi miglioramenti però) e che nei momenti topici cerca di risolvere la partita solo con giocate singole. Questo spiega perché fino a che siamo stati sullo 0 a 0 noi abbiamo portato spesso palla in avanti e fino in area mentre dopo è arrivata la frenesia del voler andare in porta ad ogni costo, tirare sperando nella soluzione spettacolare (e miracolosa) e cose simili. Resta l’amarezza e la rabbia nel veder sprecarsi da parte nostra così tanto talento. Non si finisce mai di imparare e già da mercoledì in allenamento e da sabato in partita dobbiamo saper trarre lezione dai nostri limiti. Muovere la classifica tutti sabati è il nostro obbiettivo di fondo, rendersi conto dei limiti che ci hanno impedito di farlo è un nostro dovere continuo. E questo si fa anche valorizzando le enormi capacità messe in mostra dal Brianza 82 di quest’anno. Non siamo una squadra debole ma dobbiamo praticare sempre umiltà ed autocritica, nessuno ci regala nulla ma chiamare in causa la sfortuna è fuorviante, se il risultato va ricercato quello che non abbiamo fatto bene, il nostro dovere oltre a correre e ragionare giocando è anche di farlo sempre “insieme” in collettivo così che le capacità singole aiutino innanzitutto la squadra. È quello che ha fatto il FV e se ne è andato via con il bottino pieno. E allora che la rabbia sbollisca, e si trasformi in più determinazione, più testa, più cuore e gambe. Dai raga!! ricominciamo da…7 ..!!! Monza 6/ 11/10

giovedì 4 novembre 2010

MALO PIVO BAR - BRIANZA 82 1 - 1

BENE IL PUNTO IN TRASFERTA: prestazione con luci ed ombre !
BENELLI, BEGHETTI, RINALDI S.,FONTANA,RINALDI R,FERRARI CANESE, FERRARIO, MOCI (CITTERIO, BIGONI (LISCO), D’ELIA (LABATE). n.e. Falconieri.
Una partita che ci accontenta con un punto in trasferta ma che lascia anche ombre sulla prestazione. Sicuramente squadra con manovra legata, solo 5 le occasioni pulite per noi mentre loro ne hanno solo 2, un arbitraggio non all’altezza, giusto il rigore ma è mancata l’espulsione per un fallo da ultimo uomo del Malo. Si sono viste le solite difficoltà croniche nella gestione e nei movimenti senza palla, ancora troppi i “lanci” frenetici ed inutili, scarsa l’incidenza delle nostre palle inattive (Corner e Punizioni). Il campo in sintetico e stretto aiuta la squadra di casa ovviamente (qui nessuno ha ancora vinto), noi soffriamo molto negli stop e nei tocchi, pochi per la verità, e non riusciamo a mantenere, nella ripresa la giusta pressione e la calma necessaria. Ma non tutto è negativo. Infatti i nervi tengono nonostante il Malo sia duro nel gioco e punti ad innervosire l’avversario anche verbalmente. Il Brianza sostanzialmente tiene sul piano nervoso ed evita quello che in passato avveniva: noi facciamo l partita ma i punti vanno agli altri. E questo in quanto nel 1° tempo Elvis spreca una palla che già pareva in rete e invece sfila fuori a fil di palo; Dany arpiona bene un pallone vagante ma non riesce a dare potenza al suo tiro. Andrea guarda e manco deve tuffarsi. Nella ripresa sentiamo la difficoltà di segnare e lasciamo troppo campo al Malo che spinge e si crea una buona occasione senza frutto però. Noi riusciamo a non mollare e tocca a Donald mandare alle stelle da ottima posizione il secondo gol “virtuale”. Poi al 32’ il rigore su Elvis che WALTER realizza. Al 5’ Stefano sostituisce un ottimo Dany andando in fascia, al 20’ Dome entra per Donald ed al 35’ Max prende il posto di Elvis… ed è proprio lì che il Malo realizza su corner con tocco bello e fortunoso del loro attaccante. 1 a 1 si va a casa con un punto utilissimo e con qualche rimpianto. Gestire la partita oggi non era né facile né scontato, sentivamo il campo gli avversari e la voglia (un poco in tensione) di fare i 3 punti e potevano arrivare. Va detto che il Malo è stato ordinato in campo e non ha rubato nulla e che noi non abbiamo saputo ed avuto quel pezzo di freddezza per il risultato pieno. Sui singoli restano giudizi positivi per impegno grinta e concentrazione e non mi dilungherò. Mi interessa di più richiamarci ad alcuni aspetti che dobbiamo assolutamente correggere. Gioco senza palla: non siamo affatto costanti ed in partita ci sono lunghe e preoccupanti pause e questo poi favorisce il “rientro” in gara degli avversari. Palle lanciate e perse: si fatica a naturalizzare il passaggio facile, alle volte scattano ansie/paure di perdere palla con troppa frenesia nel rilancio che finisce spesso agli avversari che ripartono mettendoci ancor più in affanno. Errori sulle palle da fermo: va stabilita una gerarchia che permetta di avere sempre più soluzioni al solito e inutile tiro in porta, su punizione non abbiamo ancora segnato… quindi qualcosa vorrà dire. Anche sui corner manchiamo di movimento e pericolosità ed in fase difensiva oggi abbiamo subito un gol dopo averne rischiato altri. La dinamicità della squadra è stata inferiore alla nostra media (pesa la pausa dello scorso sabato?) l’ansia di risultato ci ha condizionato. Nel 1° tempo troppi hanno cercato da soli la “giocata” risolutiva. Il passaggio facile va invocato ad alta voce e si fatica a “memorizzarlo”. Insomma il punto è di quelli da mettere via accontentandosi e meritandolo in quanto in altre occasioni ci saremmo fermati prima nervosi e scoraggiati lasciando sul campo tutto e quindi sul piano mentale la squadra è migliorata e la partita è stata ben gestita sul piano nervoso. Non cadendo né nelle provocazioni degli avversarie che stavolta nei limiti arbitrali. Ma resto convinto che per essere più efficaci dobbiamo mettere mano ai limiti detti e ridetti sopra. Useremo gli allenamenti per rimediare e recuperare e sono convinto che sapremo imparare: anche con le squadre deboli nulla è scontato, tutti gli avversari vanno rispettati e senza concentrazione e testa le sole gambe e la tecnica non risolvono tutto. Infine: è già successo che alcuni (convocati doppi cioè a 7 ed a 11) non siano stati schierati il sabato. Di questo io mi dispiaccio ed è ovviamente mia la responsabilità della lettura dell’andamento della partita e delle scelte. La doppia convocazione è per “aiutare” il gruppo e per una rotazione massima possibile di tutti. A me tocca tenere in conto 30 atleti e mai uno solo e errori ne faccio. Ma sia chiaro che io sabato non ho visto giocatori fermi e spompati, anzi negli ultimi minuti li ho visti assediare il Malo per il 2° Gol. Un conto è la levataccia e non giocare ed esserne “incazzati” e delusi e chiederne conto a me: lo accetto, ci ragiono e ci rimedio sempre. Senza mai dimenticarmi che il Brianza 82 è innanzitutto un gruppo di individui che diventa squadra solo imparando a stare “insieme” e compatti anche nella sconfitta o nella delusione. Dai Raga!! Milano 29/10 /2010

domenica 24 ottobre 2010

BRIANZA 82 - ARKEMA 3 - 0

PRIMA VITTORIA IN CASA!!!!!!.
BENELLI,RINALDI S,RINALDI R.(RUSSO),FONTANA,CITTERIO, CANESE, FERRARIO, FERRARI(FALCONIERI),BIGONI(MECCA), LISCO (D’ELIA)MOCI(LABATE). n.e. Cogliati.
E’ LA PRIMA VITTORIA IN CASA DELLA NUOVA GESTIONE Brianza ’82. Infatti lo scorso anno abbiamo vinto 2 volte in trasferta e quest’anno dopo la vittoria in trasferta eccola qui la prima vittoria casalinga. Non dico era ora, dico squadra e gruppo maturato; l’anno scorso riuscimmo a perdere una partita in casa con gli avversari in 9 (Polveriera)incassando il gol quando eravamo in 10. Sabato partita “vissuta” dall’inizio alla fine e vittoria meritata ottenuta con le gambe e la testa. Iniziamo con 3 belle occasioni ma non segniamo anche per merito del portiere avversario ma noi ci mettiamo del nostro. Poi GOL di ELVIS e poi, subito, l’Arkema finisce in 10. Ma i più nevosi siamo noi, ci sono ancora belle occasioni ma …. pur senza dare troppo spazio agli avversari ci disuniamo, la palla viaggia alta, aumentano i personalismi e la manovra manca e con un solo gol di vantaggio non si …respira bene. Iniziamo con Andrea, Simo a destra e Roby a sinistra e Mone con Max in difesa; Nico Dany Walter e Paolo con davanti Elvis e Stefy. Siamo più forti ma… anche più nervosi. Il gol quasi ci “blocca” e l’espulsione ci ..frena. Ma il Brianza di quest’anno ha risorse “aggiuntive” e nella ripresa entra Russo per Roby e Donato per Dany. Max avanza in mezzo. Poi Walter lascia per Falko mentre Stefy per Donald e Dome entra per Elvis. Il tutto avviene entro il 20’ ed al 25’ DOME insacca il 2° gol e ..esagerando.. al 35’ (DOME) insacca il 3°. Ad una lettura superficiale (avanti di un gol e con l’uomo in più) la vittoria sembrerebbe “ovvia” in realtà solo i primi 10’ minuti e gli ultimi 15’ esprimono un Brianza efficace e “cattivo” e vincente. In mezzo invece si spinge ma si fatica a giocare in “corale”, si creano molte occasioni ma se ne ciccano a bizzeffe, persino Max spara da dentro l’area in acrobazia a “colpo sicuro” (bravo il portiere però); insomma pur a fronte di una continuità di impegno a tutto tondo dei singoli manca la lucidità e la freddezza. Alla fine la vera differenza dallo scorso anno è l’approccio mentale: pur sotto pressione ci si impegna a non perdere la testa e ci sono i ricambi. Si “sente” ATTENZIONE, IMPEGNO e VOGLIA DI FARE RISULTATO… (Mone ha fatto un’apertura da 10 “classico” ..bho!!??) sappiamo soffrire: ma è così che gioca a calcio. Oggi ci godiamo una soddisfazione “fredda”: sappiamo di non doverci montare la testa, che era una partita da vincere, che abbiamo fatto del nostro bene e del nostro male e abbiamo giocato in 16. Un plauso alla disponibilità di chi è uscito e di chi è entrato, resterà una mossa decisiva di tutte le nostre partite e va assunta anche quando, oggi ad esempio è capitato a Fabio, succede di non entrare neppure in campo. Ha senso lo “scontento” individuale ma ognuno deve responsabilizzarsi del far parte di un gruppo altrimenti la discussione fra noi è sterile. Impariamo a contare non solo e giustamente i propri minuti di gioco, ma anche quelli dei propri compagni; ho molto apprezzato quelli che ne hanno apertamente parlato con me e ribadisco ad alta voce che la mia fiducia verso chi non gioca è pari a quella di chi gioca ed a mia volta a loro chiedo di avere fiducia che, con i miei ovvi limiti, tutti hanno ed avranno spazio e cambi “equi” in relazione alla loro condizione, alle situazioni di partita ed al rispetto del e nel gruppo. Nel merito della partita aggiungo: ancora una volta i singoli hanno risposto al proprio livello, ci sono ancora difetti di continuità nella manovra, ci sono ancora errori di posizione con individualismi inutili e dannosi, ancora qualche parola di troppo ma si sente anche lo sforzo di tutti a voler rimediare ai difetti. Permangono ancora limiti collettivi e di gioco che studieremo nei prossimi allenamenti tattici. Sui singoli: Andrea anche oggi attento e concentrato, Simo bene in fascia Max e Mone veloci e precisi, Roby un tempo da par suo, Russo si è persino permesso passaggi con la testa alta, Paolo e Nico infaticabili metronomi di forza e classe, Dany interditore continuo, Donato preciso e testa sempre alta, Walter vale di più della sua condizione fisica (comunque costante ed in consolidamento) Falko reattivo e lucido con una bella punizione, Stefy corsa, posizione e scambi oltre alla traversa su punizione, Elvis fiato e potenza gli manca ancora qualche palla in più ..ai suoi compagni, Donald arretra ed aiuta gli inserimenti, Dome 15’ minuti da cecchino un 1 / 2 impressionante. Ora pausa (purtroppo) e due allenamenti a cui non mancare. Ci serve non perdere la condizione ed il ritmo, a curare aspetti tattici e tecnici ancora lacunosi, a rinsaldare il lavoro prezioso di gruppo del mercoledì. Nel mezzo la 3a partita a 7. Abbiamo fatto il nostro dovere ed ora si continua umili, grintosi e uniti. Rispettiamo sempre i nostri avversari, non risparmiamoci mai in campo e ho apprezzato molto chi uscito è tornato in panchina a fare il tifo e ad apprezzare i compagni in campo. Bello ed utile! Monza 16/ Ottobre /10