venerdì 12 novembre 2010

BRIANZA 82 - FV INVICRANO 0 - 1

SCONFITTA DI MISURA: bella prestazione che finisce con amarezza e limiti.
BENELLI, BEGHETTI, RINALDI S.,FONTANA,RUSSO(RINALDI R), D’ELIA(LISCO), CITTERIO (BIGONI),CANESE, FERRARIO(FALCONIERI),FERRARI, MOCI(COLOMBO).
La sconfitta è di quelle che lascia rabbia ed amarezza, la prestazione è anche superiore ai primi del Torneo ma..punti sono zero. Andrea con Teo, Simo e Mone e Russo in difesa, Paolo, Max, Walter e Nico con Elvis e Donald in avanti. Per 10‘ manovra FV ma senza neppure un’occasione perché la nostra difesa ed il centrocampo tengono botta con lucidità. Poi tocca al Brianza macinare gioco ed occasioni: Max liberato davanti al portiere in area spara di poco sopra la traversa, Paolo libero a due passi dalla linea di porta tocca debolmente con la testa, Walter dal limite dell’area piazza a colpo sicuro il piatto ma la palla sfila di un nulla fuori. Loro toccano il palo solo su punizione. Restano pero ordinati in campo e non perdono mai la testa. Nella ripresa la girandolo dei cambi (Stefano per Donald al 10’, Dany per Max al 15’, Falko per Paolo al 20’ e Ricki per Moci al 32’) ma non riusciamo a renderci altrettanto pericolosi pur continuando a spingere. Loro reagiscono un poco di più e si mangiano una ghiotta occasione ma Andrea, uscito male, fa un miracolo sulla linea di porta. E poi la punizione: tiro a giro nel sette opposto e GOL avversario al 15’ circa. Noi ci facciamo pescare in fuorigioco su una bel lancio in area di Donald ed arriviamo al tiro con poca lucidità e stentiamo a stare calmi alla ricerca dello strameritato ma mai arrivato nostro gol. La partita è bella, non velocissima ma intensa da parte nostra. Ci sono gambe corsa e manovra eppure nulla di fatto. Non si esce affatto umiliati ma amareggiati si ed a ripensarci arriva anche la rabbia per il non aver saputo raccogliere i frutti pur senza ignorare che avevamo di fronte avversari ben organizzati e forti, con i quali abbiamo giocato alla pari e forse anche meglio ma con più frenesia e senza la necessaria freddezza mentale e soprattutto con spietatezza da risultato. E ci fanno troppo male le punizioni, oggi, ed i corner, sabato scorso, su cui subiamo DUE GOL pesanti per la classifica. Al contrario non siamo mai pericolosi sui nostri calci da fermo: si discute troppo per tirare una punizione, chi tira cerca solo il gol, ed è troppo facile per gli avversari che ci “sentono” non pericolosi. In campo sembra che ognuno giochi con un solo scopo: adesso parto e vado a fare gol. Mentre è lapalissiano che appena giochiamo palla a terra, con giro palla con scambi continui e rapidi arriviamo sempre alla clamorosa e chiara occasione da gol. Da fuori è un continuo gridare “facile”, “muovi la palla”, e si viene anche ascoltati ma è evidente la propensione di troppi a portare e tenere palla ed a partire con il dribbling; si privilegia ancora troppo il “lancio al buio” invece di manovrare e gestire palla; si fatica ad alzare la testa per cercare il compagno più libero servendolo nello spazio; è carente il correre senza palla, l’accorciare lo spazio del passaggio, andare a ricevere palla nelle zone libere del campo e non in quelle intasate dove si è marcati stretti. Insomma dobbiamo sapere leggere questa partita con il giusto equilibrio: i numeri e le potenzialità individuali e di squadra sono confermati, siamo stati all’altezza dell’Incirano con begli sprazzi di gioco, con occasioni costruite con un uomo solo e libero in area, siamo stati calmi e concentrati sui loro attacchi e sul loro bel possesso palla, insomma un Brianza da quartieri alti della classifica. Ma anche un Brianza debole sui calci piazzati, ancora troppo insicuro nel gestire palla e partita, non sufficientemente spietato nel voler sempre fare risultato (alle volte ci si guarda un po’ troppo l’ombelico del “bel gioco”), con ancora carenze impostative generali (ci sono stati indubbi miglioramenti però) e che nei momenti topici cerca di risolvere la partita solo con giocate singole. Questo spiega perché fino a che siamo stati sullo 0 a 0 noi abbiamo portato spesso palla in avanti e fino in area mentre dopo è arrivata la frenesia del voler andare in porta ad ogni costo, tirare sperando nella soluzione spettacolare (e miracolosa) e cose simili. Resta l’amarezza e la rabbia nel veder sprecarsi da parte nostra così tanto talento. Non si finisce mai di imparare e già da mercoledì in allenamento e da sabato in partita dobbiamo saper trarre lezione dai nostri limiti. Muovere la classifica tutti sabati è il nostro obbiettivo di fondo, rendersi conto dei limiti che ci hanno impedito di farlo è un nostro dovere continuo. E questo si fa anche valorizzando le enormi capacità messe in mostra dal Brianza 82 di quest’anno. Non siamo una squadra debole ma dobbiamo praticare sempre umiltà ed autocritica, nessuno ci regala nulla ma chiamare in causa la sfortuna è fuorviante, se il risultato va ricercato quello che non abbiamo fatto bene, il nostro dovere oltre a correre e ragionare giocando è anche di farlo sempre “insieme” in collettivo così che le capacità singole aiutino innanzitutto la squadra. È quello che ha fatto il FV e se ne è andato via con il bottino pieno. E allora che la rabbia sbollisca, e si trasformi in più determinazione, più testa, più cuore e gambe. Dai raga!! ricominciamo da…7 ..!!! Monza 6/ 11/10

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