giovedì 24 gennaio 2008

IL 2007 SI CHIUDE CON UNA SCONFITTA

BRIANZA - RONDINELLA 0 - 1

FORMAZIONE: BENELLI, BEGHETTI, CANESE, FONTANA, CORNO, CITTERIO, FERRARIO, RAVASIO, LABATE (FALCONIERI), TAURINO G. , NARDULLI. D.A. Rinaldi R.

Veramente un 2007 da “buttare” ma senza dimenticare e traendone lezione.
Abbiamo giocato con l’ennesima formazione “adattata”, ed anche oggi si è dominato sul piano del gioco, creando numerose occasioni, e a 4’ minuti dalla fine abbiamo subito il gol praticamente con l’unica occasione lasciata agli avversari. Qualcuno fra noi rischia di dire” non ci resta che piangere” e lo capisco ma bisogna reagire senza aggiungere inutili “cazziature” e “scazzamenti” generici.
Forse descrivere la partita è ripetitivo in quanto è la fotocopia di tante prestazioni di buon livello per noi, con però i punti partita sempre all’avversario. Il dubbio atroce resta: a che serve giocare bene e perdere? Ma se i punti non arrivano è proprio così vero che giochiamo “bene”?
Dobbiamo ammettere che noi sappiamo bene quali sono le concause delle nostre sconfitte: nervosismo incontrollato, qualche atteggiamento lezioso di troppo, la solita clamorosa papera a turno, le tante occasioni da gol mancate e quella troppo alternante determinazione a portare a casa il risultato. Sabato lo schieramento vedeva Teo a destra Mone e Max in centro difesa e Fabriçio a sinistra (il migliore in campo pur in un ruolo “rovesciato”. Uno scorcio della memoria: la sua discesa palla al piede dalla difesa fino alla trequarti avversaria con uno slalom di classe e potenza ed un lancio perfetto…ovviamente non sfruttato … ma!! non ti pare di avere “esagerato”???). Due interditori di gioco, Tato e Paolo, 3 in linea avanzata, Giorgio Nico e Domenico e Vito punta. La Rondinella non combina nulla e noi stentiamo a portare la palla nella loro area ed al 20’ la squadra torna al classico 4 4 2 ed inizia la “disperazione” delle occasioni mangiate: Giorgio, Vito, Nico, Paolo, Tato, Domenico, oggi tutti ci provano ma nessuno trova la freddezza e la cattiveria per il colpo di grazia. La ripresa è sempre nostra, con Falco che sostituisce Domenico (stremato) e con Max che arriva in fondo nonostante il dolore. Nessuno onestamente ha tirato indietro la gamba e l’impegno, eppure finisce malissimo e raramente si sono visti avversari che come oggi “hanno guardato la partita” senza nulla tentare o riuscire a fare… e noi dopo il gol ci siamo mangiati, in 7’, ben tre nitide occasioni per almeno pareggiare.
Ora evitiamo di demoralizzarci, non perdiamo la voglia di insistere e di reagire e troviamo le energie necessarie per cambiare la nostra situazione: ci sono 9 partite del ritorno da fare e dobbiamo affrontarle come se per noi il torneo iniziasse adesso.
Se dalle partite giocate (13), togliamo i dati della vittoria a tavolino ecco cosa emerge.
Nelle prime sei partite: 12 i gol segnati (media/partita 2), 10 subiti (media 1,66); 2 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta per un totale di 9 punti (media/partita 1,5).
Nelle 7 partite successive: 3 i gol segnati (media 0,4), subiti 13 (media 1,9), 2 pareggi, 5 sconfitte (media punti 0,3).
La prima fase con uno score generale e parziale positivo, ci aveva lasciato qualche entusiasmo di troppo (1sola sconfitta forse immeritata ma reale). La seconda fase è negativa e se escludiamo le analisi di comodo, lasciamo stare per favore la sfortuna, due sono gli elementi determinanti: ci sono stati cali di tensione sia individuale che collettiva ( i giocatori sono sempre quelli) e, soprattutto, non realizziamo più gol. Provate a “guardare” alle nostre ultime due partite: formazione in emergenza, panchina cortissima (infortunati), eppure, sia con la Rosa che con la Rondinella, due prestazioni all’altezza con un dato comune: in tutt’e due le partite avevamo le condizioni per realizzare non meno di 4 o addirittura 6 punti, ma senza reti non è possibile. E con un paradosso ecco la positività per il futuro siamo una sola squadra con due facce, ci basta non accontentarsi mai di aver giocato bene: senza punti e risultato noi dobbiamo essere “incazzati”, ma non certo fra noi, ma OGNUNO CON SE STESSO. Si perde sempre in 11 e per vincere bisogna che in campo ci sia chi deve parare, chi deve segnare, chi deve rompere e chi fare il gioco. Solo se tutti si fa la propria parte, arrivano i risultati. Nelle prime sei partite è andata così e vi giuro che non sono state neppure “ottime” prestazioni….quindi forza impegno e fiducia. Buttiamo il 2007 e…. “Buon Anno” ragazzi, il Brianza siamo “noi”,
e noi compatti fra noi reagiremo!!!
BERETTA ALESSANDRO
Monza 15 dicembre 2007

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