UN QUARTO D’ORA DI “FOLLIA” ed è “SOLO” …PAREGGIO!
BENELLI, BEGHETTI, CANESE, CORNO , RINALDI, CITTERIO, RAVASIO (FALCONIERI), FERRARIO, FERRARI , NARDULLI (LABATE), TAURINO G.
L’illusione iniziale è forte: pur sapendo che siamo di fronte all’ultima in classifica e che sono sempre troppi i gol mancati per foga, per mancanza di cattiveria, per ricerca del bello, alla fine del 1° tempo abbiamo un palo e due gol all’attivo e sembra davvero una giornata positiva. Il 1°gol parte da un lancio in verticale di Paolo, raccolto in corsa da Giorgio dentro l’area dove, con bel movimento, apre ottimamente sulla sinistra del portiere dove Tato, che ha tagliato benissimo dalla destra, sopraggiunge ed INSACCA. Il 2° gol è merito di una ottima palla rubata davanti all’area da Walter (oggi positivo e senza pause) che scodella in centro area dove….. si avvia una serie di “carambole” fra i nostri attaccanti, quasi fosse una comica, fino a che la palla trova ancora il piede di Tato che da due passi realizza. E l’Arkema “guarda” la partita. E poi la ripresa. Già nei primi 10’ minuti, pur avendolo detto nell’intervallo, si vede subito che il Brianza sta “staccando la testa”, l’Arkema è ancora ferma e questo inganna in quanto non ci si accorge che il nostro gioco non crea né pressione, né occasioni e la palla non gira e si rivedono i soliti lanci a perdere…. e veniamo puniti da una loro buona azione che li porta in GOL. E qui scatta il peggiore dei difetti di squadra: nervosismo in campo, sfilacciamento nelle posizioni, si inizia a discutere fra noi, con gli avversari e con l’arbitro: la tranquillità è sparita. E poco dopo il “solito lancio a perdere” (ma i compagni dove erano rispetto al portatore di palla??) innesca una ripartenza degli avversari ed un loro attaccante palla al piede entra in area completamente libero davanti ad Andrea che deve scegliere, o attende il tiro o ci prova e….purtroppo abbatte il loro attaccante da ultimo uomo: rigore ed espulsione. La frittata è fatta: Giorgio diventato portiere sfiora in tuffo il tiro del penalty ma nulla da fare siamo 2 a 2. E per noi non è ancora finita, per evitarne la squalifica Tato viene sostituito con Falco. Ma ancora la calma stenta a tornare e cadiamo nelle provocazioni nervose ed al 30’ ne fa le spese Fabriçio reagendo alla presa per il collo che gli porta un avversario a gioco fermo. L’arbitro purtroppo vede solo la seconda parte dell’episodio ed espelle il “solo Fabriçio”: e così restiamo in 9 contro 11.
Ed incredibilmente il Brianza ’82 si rimette a giocare annichilendo l’Arkema. Domenico, che ha sostituito Vito, s’invola dentro l’area e…ottiene un rigore. Walter se ne assume la responsabilità e tira forte ed angolato ma la palla, colpiosce in pieno il palo; Nico la intercetta in centro all’area e di prima e in semiacrobazia ricolpisce lo stesso palo…la palla attraversa l’area e purtroppo l’azione sfuma in un nulla di fatto…… i tentativi successivi non ci portano a ribaltare la situazione anche con l’ultimo tiro di Domenico.
Abbiamo fatto tutto da soli nel bene, due terzi di partita in mano a noi anche in inferiorità numerica, e nel male, il “QUARTO D’ORA DI FOLLIA”. Ma chiariamoci: qui siamo di fronte ad una nostra grave mancanza di personalità e di carattere che emerge sistematicamente di fronte a squadre che “pensiamo” inferiori (Sesto W., Arkema, Deportivo solo per citare il ritorno). Non ha nulla a che fare con la sfortuna (ma abbiamo preso 3 pali!) con gli avversari (ci hanno provocato!) o peggio con l’arbitro (dell’odierno nulla da dire). Ora fra noi qualcuno per descrivere il problema usa termini diciamo “espliciti” e “diretti” oppure la perifrasi “Cuore Testa e Gambe”. Ma senza remore (e non provate a metterla sul “femminile” in quanto conosco donne che senza attributi mascolini ci insegnerebbero qualcosa), dobbiamo dirci in modo inequivocabile che per giocare a pallone serve una combinazione fra forza morale (cuore: sono qui per dare il meglio di me stesso), intelligenza (testa: il divertimento e la passione non sono mai superficiali) e gambe (la partita finisce sempre un minuto dopo il fischio finale del recupero del 2° TEMPO ed il giorno dopo bisogna proprio averci tanti dolori alle gambe). Non serve fare una classifica degli errori dei singoli e dei migliori e dei peggiori in campo: spesso nella stessa partita si può fare un gol agli avversari e provocarne uno a noi, essere il migliore in campo e “sbagliare” il rigore, fare la parata decisiva o la papera maledetta. Non importa mai questo ai fini del risultato: togliete il quarto d’ora (in altri casi è stato un tempo intero o l’intera partita) e vedrete che i risultati spesso si rovesciano. Forse ora il gruppo è più cosciente dei propri errori, ed è un passo avanti, ma l’opera diventa compiuta quando li sapremo risolvere in campo ed insieme. Dobbiamo Riprovarci (abbiamo 5 partite)! e subito dalla prossima! E insieme!
Monza 16 febbraio 2008
Nessun commento:
Posta un commento